Quell'estate del 1956 ebbe a prolungare di un giorno le sue ferie. Così si salvò dall'esplosione della miniera di carbone di Marcinelle, Urbano Ciacci. Tornò dall'Italia, portando con sè in Belgio la futura sposa, la signora Elsa, che per altri lunghi trentacinque anni attese che lui uscisse alla luce del giorno, tutti i giorni di lavoro. Perchè Urbano continuò ad essere orgogliosamente un minatore così come ora, con la sincerità del testimone, racconta ai visitatori del sito minerario in disuso - dal 1976 luogo di conservazione e venerazione della memoria - la sua penosa vita di lavoro. Senza il suo impegno civico, "Le Bois du Cazier" non sarebbe diventato un Museo, ma un Centro Commerciale.
Nessun commento:
Posta un commento