"Molti dei fatti che accaddero in numerose città italiane nei primi mesi del 1977 hanno caratteristiche carnevalesche. Le feste nelle piazze, la riscoperta del corpo, l'apertura della sfera privata, l'orgogliosa pratica di comportamenti eversivi, la sfrenatezza giovanile, tutto questo ricorrda il carnevale descritto da Michail Bachtin: la vita carnevalesca "è la stessa vita, che si allontana dall'orbita della vita quotidiana". Il mondo alla rovescia annulla il normale "ordine delle cose" e inventa, prodigandosi e andando radicalmente oltre ogni limite, i presupposti per una "seconda vita" che si realizza, in modo eccessivo ed egualitario, nella festa." pp. 131