mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
lunedì 28 settembre 2009
A l'imperfait de l'objectif.
domenica 27 settembre 2009
Eléments pour une semiotique de la photographie.
"Si l'objet iconique, surtout lorsquu'il n'est encore qu'un objet visuel, à peine un objet iconisé, peut se définir d'abord par son caractére perceptif visuel, ilimporte de cerner d'aussi prées que possible la notion de regard. Tout naturellement, nous sommes ainsi amené à rapprocher, pour le comparer, des termes souvent confondus dans le vocabulaire commun, et pourtant bien distincts: regarder, voir, apercevoir, comprendre." pp. 101
sabato 26 settembre 2009
venerdì 25 settembre 2009
Forme dell'impronta.
"La fotografia concilia natura e cultura, presenza e assenza, separazione e connessione (cioè discontinuità e continuità) e soprattutto vita e morte:"essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente""nello stesso istante in cui viene scattata la fotografia l'oggetto sparisce. La fotografia raggiunge qui il mito di Orfeo. (....) Nella nostra prospettiva semiotica, la fotografia è un linguaggio visivo tra gli altri. Quello di cui ci curiamo sono i rapporti tra l'occhio e la mente." pp. 9
giovedì 24 settembre 2009
mercoledì 23 settembre 2009
Saggi di semiotica.
"L'oggetto d'arte è l'utensile della pratica simbolica che mi sembra essere la pratica artistica propriamente detta: l'artista siu serve di tale oggetto col fine di"dire" qualcosa ossia di comunicare o in qualche modo di esprimere un oggetto di pensiero. Ora quando si fa riferimento, ad esempio, non alla qualità tecnica di ciò che tale artista riesce a "dire" con l'oggetto d'arte bensì alla sua capacità di produrlo. E' quindi pienamente giustificato parlare della tecnica della produzione di immagini: la pratica o l'insieme di pratiche con le quali si produce un'immagine costituisce la tecnica corrispondente alla pratica (simbolica) di cui l'immagine costituisce il mezzo. (....) La specificità dell'immagine fotografica risiede, come è stato appena accennato, nella tecnica con la quale essa viene prodotta." pp. 132-133
martedì 22 settembre 2009
Lo specchio della memoria.
"Oggi, non tanti, ma qualcuno è cosciente del fatto che totali sono le differenze fra le immagini fatte a mano e quelle fatte a macchina: le prime si guardano da fuori, nelle seconde si entra. La produzione di un quadro ha una partenza e un arrivo separati nel tempo, l'immagine della fotografia è simultanea e psicologicamente non si conclude: l'osservatore sa che l'evento rappresentato non comincia e non finisce prima e dopo lo "scatto", ma continua e nel tempo arriva fino a noi. Cisì l'immagine fotografica appare il principio di una storia che continua, una storia che prima della fotografia si leggeva solamente e alla quale si "decideva" di credere, ma adesso che la si riesce anche a vedere, a quella stessa storia si "deve" credere!" pp. 13
lunedì 21 settembre 2009
Ritratti al vivo.
"Sono venuto da voi come fotografo un artigiano, spero. La mia istruzione non proviene dalle scuole pubbliche, dove passavo le ore a fantasticara, ma dalla mia macchina fotografica.. Prima che entrasse nella mia vita, andavo avanti meccanicamente, passando di classe in classe, con mezzi onesti e meno onesti, guardando continuamente l'orologio aspettando le pause per la ricreazione o del mezzogiorno o pensando alle vacanze, portandomi a casa i libri da studiare e restituendoli il mattino dopo ancora intatti. Ma a un tratto la mia vita è cambiata, perchè mi sono appassionato a qualcosa di definito, concreto. Improvvisamente si sono sviluppati i sensi della e dell'olfatto, la mia immaginazione si è accesa ed è esplosa, perchè, dopo tanti anni buttati via, quasi per caso, è triste dirlo, mi sono appassionato." pp. 23 Brano della relazione tenuta da Weston sulla fotografia all'Università di California (anni '20)
domenica 20 settembre 2009
sabato 19 settembre 2009
EYE to I.
venerdì 18 settembre 2009
L'occhio del fotografo e l'agenda del planner.
"Le immagini della città sono oggetto di elaborazione politica: sono manifestazioni di un pensiero collettivo che tenta di gettare un ponte tra l'individualità di chi osserva e ciò che "fa problema per qualcuno", per impiegare un'espressione cara a Riis. E tuttavia in questa ricerca di un contatto immediato, in questo anelare al faccia a faccia con la realtà, si esprime anche il desiderio di una visione più ampia e più diratura, una comprensione che superi la prossimità del caso locale." pp. 205
giovedì 17 settembre 2009
Stieglitz.
"In 1983, a century will have passed since Alfred Stieglitz bought his first camera and processed his first print, starting his rapid climb to international prominence as a photographer; seventy-five years wil have elapsed since his first gallery - at 291 Fifth Avenue - stummed the New York art world with the first showing in America of the European avant garde painters." pp. XXXIX
mercoledì 16 settembre 2009
martedì 15 settembre 2009
lunedì 14 settembre 2009
domenica 13 settembre 2009
sabato 12 settembre 2009
La caverna chiara.
"Nell'epoca postfotografica realtà e finzione non sono affatto diventate indistinguibili, essendo prima nettamente separate. E' stato semplicemente dissolto un altro brandello di ingenuità perchè non dolo gli avanzamenti tecnologici hanno sempre creato nuove possibilità di illusione, ma hanno anche costituito un passo avanti verso l'illuminazione, proiettando nuove ombre nella caverna di Platone." pp. 47
venerdì 11 settembre 2009
giovedì 10 settembre 2009
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