"Dei milioni di icone riprese negli studi le Agenzie ne conserverebbero solo pochissime, quelle delle persone guida, e di milioni i icone nulla infatti resta, di miliardi di icone prodotte resterà forse traccia labile nella memoria delle migliaia che le hanno scattate e nella memoria di coloro, superstiti, che questa ripresa hanno scelta. Poi più nulla. Ecco perchè i tempi degli archivi, degli studi sono finiti, ma per noi, oggi, attenti a fornire strumenti al futuro della memoria, resta determinante un modello, quello della raccolta di un possibile archivio del tempo, proprio per civili, auspicabili pèrese di coscienza delle nostre mutevoli culture. pp. 52
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