"....la fotografia è un sistema convenzionale che esprime lo spazio secondo le leggi della prospettiva (bisognerebbe precisare, di una prospettiva) e i volumi e i colori per mezzo di gradazioni dal nero al bianco. Se la fotografia è considerata una registrazione perfettamente realistica e obiettiva delmondo visibile, è perchè (dall'origine) le sono stati assegnati degli usi sociali ritenuti "realistici" e "obiettivi". E se essa si è proposta immediatamente con le apparenze di "un linguaggio senza codice nè sintassi", in breve di un "linguaggio naturale", è innanzitutto perchè la selezione che opera nelmondo visibile risulta totalmente conforme nella sua logica alla rappresentazione del mondo che si è imposta in Europa a partire dal Quattrocento." pp. 124
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