"Se infatti è vero, come ci ha insegnato Mc Luhan che la tecnologia, nel momento in cui si fa medium rispetto all'ambiente, finisce per far sentire unico con la nostra esteticità (che comprende, sia ben chiaro, tanto il "fisico" quanto il "mentale"), bisognerà anche ammettere che risulta impossibile distinguere tra l'operazione ideale e la sua realizzazione pratica tecnologicamente ottenuta. La fotografia non è allora, come si vorrebbe far credere, semplicemente lo "strumento per", ma risulta a tutti gli effetti parte costitutiva di quel dato evento, alla pari di quanto lo sono gli occhi, le orecchie, il tatto e così via." pp. 282
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