"Il cervello è policentrico, costruisce il pensiero sulla base di combinazioni casuali di idee e immagini, manipola dati fluidi in modo globale, richiede tempo e memoria, si serve contemporaneamente di processi analogici e digitali; istituisce un gioco permanente di operazione logica, pulsione affettiva, istinti primari. La conoscenza originaria nasce dall'ambiguità del rapporto tra interno ed esterno, dallo sconvoilgimento del programma genetico di fronte alla complessità e al disordine, dalla comunicazione tra immaginario e reale, percezioni consapevoli e processi inconsci, dunque dalla primitiva fragilità della coscienza, che non permette al soggetto di pensare compiutamente se stesso come oggetto." pp. 136-137
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